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Invasione di Cavallette |
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"... ieri sera, camminando per
le strade del paese, mi accorsi subito che c'era qualcosa di molto strano...
una miriade di grilli (o cavallette che siano) dalle più disparate forme
avevano invase le strade del paese..."
(da una mail giunta in redazione). |
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Qualche
avvisaglia si ebbe a San Giovanni Rotondo, il 30 giugno e il 1° luglio, nei
giorni dell’inaugurazione del nuovo santuario di Padre Pio. Oggi le
cavallette, dalla Capitanata e dalla Murgia barese sono arrivate a Lacedonia
a migliaia, fin dentro il paese. Questo fenomeno è legato al caldo che in
tutta la Puglia ha raggiunto e in alcuni casi superato i 40 gradi. |
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Stando ad
una ricerca promossa dalla Regione Puglia negli anni scorsi e i dati
derivanti dall’osservazione delle “grillare” individuate ad Andria ed
Altamura, si sarebbe in presenza di specie autoctone, non provenienti da
altri Paesi.
Il fenomeno, tornato a manifestarsi in Puglia da tre o quattro anni( mai in
queste dimensioni a Lacedonia, solo alcuni esemplari sono arrivati l'anno
scorso), è ritenuto caratteristico del territorio pugliese e di entità non
eccessiva, quindi non allarmante e circoscritto ai mesi più caldi: giugno e
luglio, quando si schiudono le uova. La proliferazione delle cavallette
avviene dopo meno di un anno, a causa della mancata aratura (la pratica
distrugge le uova) o per l’irrorazione di insetticidi che, invece di
uccidere le cavallette, colpiscono il falco grillaio e gli altri predatori
delle larve. I veleni causano una grave alterazione dell’equilibrio
ambientale. |
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In paese
le zone dove è maggiormente possibile l'avvistamento di questi animali sono
quelle con poca luce e poco esposte (come ad esempio C.so Augustale
-in alcuni tratti-,
R.ne Vittoria, le Rupi e il centro storico). La stranezza consiste nel fatto
che, solitamente, questi insetti vivono in zone molto calde, come ad esempio
il mare . Fin' ora, non si erano mai spinte così in alto, oltre i 700
m d'altezza, ed in un numero così elevato. La preoccupazione è alta non
tanto per lo strano "effetto" di paura che incutono nei nostri paesani a
causa del loro aspetto e delle loro dimensioni, ma anche perchè, com'è
logico che sia, vi è il rischio che distruggano raccolti e cose simili. |
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