Lacedonianews Archivio Anno 2006

  Invasione di Cavallette  
 

"... ieri sera, camminando per le strade del paese, mi accorsi subito che c'era qualcosa di molto strano... una miriade di grilli (o cavallette che siano) dalle più disparate forme avevano invase le strade del paese..." (da una mail giunta in redazione).

 
  Qualche avvisaglia si ebbe a San Giovanni Rotondo, il 30 giugno e il 1° luglio, nei giorni dell’inaugurazione del nuovo santuario di Padre Pio. Oggi le cavallette, dalla Capitanata e dalla Murgia barese sono arrivate a Lacedonia a migliaia, fin dentro il paese. Questo fenomeno è legato al caldo che in tutta la Puglia ha raggiunto e in alcuni casi superato i 40 gradi.

 
 

Stando ad una ricerca promossa dalla Regione Puglia negli anni scorsi e i dati derivanti dall’osservazione delle “grillare” individuate ad Andria ed Altamura, si sarebbe in presenza di specie autoctone, non provenienti da altri Paesi.
Il fenomeno, tornato a manifestarsi in Puglia da tre o quattro anni( mai in queste dimensioni a Lacedonia, solo alcuni esemplari sono arrivati l'anno scorso), è ritenuto caratteristico del territorio pugliese e di entità non eccessiva, quindi non allarmante e circoscritto ai mesi più caldi: giugno e luglio, quando si schiudono le uova. La proliferazione delle cavallette avviene dopo meno di un anno, a causa della mancata aratura (la pratica distrugge le uova) o per l’irrorazione di insetticidi che, invece di uccidere le cavallette, colpiscono il falco grillaio e gli altri predatori delle larve. I veleni causano una grave alterazione dell’equilibrio ambientale.
 
 

In paese le zone dove è maggiormente possibile l'avvistamento di questi animali sono quelle  con poca luce e poco esposte (come ad esempio C.so Augustale -in alcuni tratti-, R.ne Vittoria, le Rupi e il centro storico). La stranezza consiste nel fatto che, solitamente, questi insetti vivono in zone molto calde, come ad esempio il mare . Fin' ora, non si erano mai spinte così in alto,  oltre i 700 m d'altezza, ed in un numero così elevato. La preoccupazione è alta non tanto per lo strano "effetto" di paura che incutono nei nostri paesani a causa del loro aspetto e delle loro dimensioni, ma anche perchè, com'è logico che sia, vi è il rischio che distruggano raccolti e cose simili.

 

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